Questo estratto dal libro Succhi Freschi di Frutta e Verdura di Norman Walker risponde alla domanda che quasi tutti si pongono quando iniziano a considerare il consumo di succhi estratti di frutta e verdura.
[...] È sciocco sostenere che i succhi siano cibo concentrato.
Nulla potrebbe essere più lontano dalla realtà.
Un alimento concentrato è un prodotto che è stato disidratato, da cui cioè è stato tolto il contenuto di acqua.
I succhi sono invece un cibo molto liquido, l’acqua biologica di più alta qualità con dentro atomi e molecole nutritivi in un volume microscopico.
Ed è proprio di quel volume microscopico che le cellule e i tessuti del corpo sono affamati!
Nell’estrazione di succhi “completi”, è essenziale che le fibre siano adeguatamente triturate (polverizzate). Il succo va ottenuto dalla spremitura della polpa eseguita con una spremitura idraulica o equivalente, altrimenti le vitamine, gli enzimi e l’intero volume degli elementi vitali delle verdure non possono essere mantenute nel succo. Comunque sia, il succo fresco di verdure crude è prontamente e velocemente assimilato dal corpo umano. Poiché sono cibi organici e vivi, rigenerano l’intero corpo con risultati sorprendentemente rapidi. Non considerate mai, dunque, i succhi freschi di verdure crude come cibo concentrato o medicine concentrate quando sono al loro stato naturale. Sono invece tra i cibi meno concentrati eppure tra i più nutrienti.
Per far capire bene quanto non abbia senso il ritenere questi succhi come cibi concentrati, basta considerare quanto maggiormente concentrati siano i seguenti prodotti utilizzati come alimenti: i fagioli di soia e la farina di fagioli di soia sono più concentrati dell’870% rispetto al succo di carote e del 940% rispetto al succo di sedano.
I popcorn sono più concentrati del 2100% del succo di carote e del 2300% rispetto al succo di sedano. Lo zucchero bianco è più concentrato del 4200% rispetto al succo di carote e del 4600% rispetto a quello di sedano.
Quando comprendiamo quale colossale concentrazione abbiano questi alimenti rispetto ai succhi, allora abbiamo almeno un vago sentore della principale causa di acidità che viene generata nel corpo in conseguenza dell’assunzione di prodotti a base di soia, popcorn, zucchero e simili.
E se ci fosse bisogno di ulteriori argomentazioni per convincervi di quanto sia falsa l’asserzione secondo cui a causa della loro “concentrazione” (o di qualsiasi altra ragione) questi succhi sono pericolosi, mettete a confronto il succo di carote con il latte vaccino fresco e non diluito.
Abbiamo scoperto che nella loro composizione chimica naturale il contenuto di acqua di questi due prodotti è pressoché identico in volume e il contenuto naturale di acqua è la base sulla quale la concentrazione di un prodotto viene stabilita.
Ovviamente mettere a confronto il latte vaccino con il succo di carote è decisamente paradossale. Il latte vaccino è probabilmente il cibo che più causa la formazione di muco di tutti quelli utilizzati per il consumo umano. Il contenuto di caseina del latte vaccino è eccessivamente elevato, oltre il 300% in più rispetto al latte materno (la caseina è un sottoprodotto del latte e un tenacissimo collante utilizzato per incollare il legno).
Questa è una delle ragioni dell’eccesso di muco caratteristico sia dei bambini che degli adulti che crescono bevendo latte vaccino in quantità. Il raffreddore, il naso che cola, i problemi alle tonsille, alle adenoidi e ai bronchi sono conseguenze comuni del muco e il succo di carote è uno degli aiuti migliori per eliminarlo.
Questa eccessiva produzione di muco nel corpo è una conseguenza dell’elevato consumo di latte nei giovani ma lo è anche negli adulti, per i quali gli effetti possono essere pure più disastrosi in quanto, invecchiando, diminuiscono le capacità di recupero.
Quando il latte è necessario, ne esiste un tipo compatibile con la digestione umana dall’infanzia fino alla vecchiaia, il latte di capra crudo.
Questo latte non forma muco e se lo si produce dopo averne bevuto, solitamente ciò dipende da un previo uso eccessivo di amidi e zuccheri, non al latte di capra in sé.
Questo latte deve essere assunto crudo e non deve essere riscaldato a una temperatura maggiore di 47 °C, né pastorizzato. Per i bambini non c’è niente di meglio del latte materno, subito dopo viene il latte di capra crudo, cui si può aggiungere con beneficio un po’ di succo fresco di carote crude. Infatti il latte di capra crudo può essere miscelato con qualsiasi succo fresco di vegetali crudo. Parleremo più compiutamente del latte in seguito.
Dobbiamo sempre tenere a mente che quando si utilizzano succhi freschi di vegetali e frutti crudi, la qualità del succo ha un ruolo importante sul risultato che si ottiene.
Quando il succo non è estratto completamente dal vegetale o dal frutto, è come bere acqua biologicamente vitale, cosa che fa comunque bene, ma l’effettivo potere è proporzionalmente diminuito a causa dell’assenza di vitamine ed enzimi che sono rimasti nelle fibre e nella polpa.
Le varie parti e gli organi del corpo umano, così come tutto ciò che è compreso tra di essi, sono composti di cellule microscopiche che contengono i differenti elementi già qui elencati.
Queste cellule si logorano continuamente durante tutto il corso della nostra esistenza e devono essere costantemente rivitalizzate. Il cibo che deve provvedere a questo compito deve essere vitale, biologico e deve contenere grandi quantità di minerali vitali e organici e di sali in modo da consentire il mantenimento del sistema.
Un’alimentazione basata interamente o per gran parte su cibi devitalizzati porta inevitabilmente alla distruzione di queste cellule e alla creazione di una condizione di malessere o malattia.
Questa e molte importanti informazioni rese alla portata di tutti da Norman Walker le trovi qui: Succhi Freschi di Frutta e Verdura Fonte: http://www.normanwalker.it/ by Luciano Gianazza