Vuoi ritrovare il peso forma? Ti proponiamo poche e semplici regole che vengono dall’antica saggezza della medicina indiana. Regole così immediate e di buon senso che ti stupirai di non averci mai pensato prima.
Per esempio, fai un piccolo esame di coscienza e pensa ai cibi che ti piacciono di più. Sono quelli molto dolci o salati, vero? Bene, secondo l’ayurveda entrambe queste categorie hanno un’energia che porta ad ingrassare. Per dimagrire devi invece puntare sugli alimenti, amari o astringenti.
Come ti suggeriamo nei nostri menu. Che ti aiuteranno a perdere due chili… con gusto. Dimagrire senza preoccuparsi troppo delle calorie, ma pensando soprattutto al gusto dei cibi? Si, è questo il semplice insegnamento dell’ayurveda. Secondo l’antica medicina indiana, se basi la tua dieta solo su alimenti dolci e salati non potrai mai perdere peso.
Per fare pace con la bilancia devi invece aumentare la gamma dei sapori in ogni pasto e all’interno del menu quotidiano. Consumando cibi di gusto amaro, piccante, aspro, astringente (quello che”lega” la lingua), oltre al dolce e al salato in proporzioni equilibrate, ti ritroverai subito a mangiare meno e meglio, e a ritrovare la linea.
Vata, pitta e kapha Esistono infatti gusti che aumentano o diminuiscono l’energia vata, pitta e kapha, i tre principi o dosha che, secondo l’ayurveda, sono presenti all’interno dell’universo (corrispondono rispettivamente a aria, fuoco e acqua).
E che formano anche la costituzione di ognuno di noi. Per esempio, se sei di costituzione vata non avrai mai problemi di ciccia, perché sei snella, perdi facilmente peso, quando sei sotto stress non mangi, salti i pasti senza problemi e così via. Neppure i tipi pitta (di solito di peso normale) hanno una particolare tendenza a ingrassare, anche se a volte sono preda di attacchi di fame, spesso conseguenza di arrabbiature. Il tipo invece che deve tenere davvero d’occhio la tavola è kapha.
Ha una costituzione robusta, ingrassa facilmente sia perché mangia troppo, si butta sul cibo sotto stress, sia perché non elimina facilmente scorie e tossine.
Più sprint al metabolismo L’ayurveda non ti prescrive diete, ma ti dice di mangiare di tutto, con un occhio alla tua costituzione e con una particolare attenzione alla “bussola” dei sapori. Ma c’è di più.
“Per dimagrire, secondo la teoria ayurvedica, occorre limitare drasticamente i cibi di sapore dolce e salato, che aumentano kapha, e privilegiare i sapori piccanti, amari e astringenti”, precisa il dottor Angelo Bianco, medico specialista in scienza dell’alimentazione ed esperto di ayurveda ad Abano Terme (in provincia di Padova). “Questi infatti sono in grado di ridurre l’energia di tipo kapha che favorisce gli accumuli di grasso e la cellulite edematosa, con presenza di gonfiori dovuti al ristagno di liquidi nei tessuti”.
“Gli alimenti piccanti – e in particolare le spezie come zenzero, curcuma, cumino – sono molto utili per dimagrire”, spiega il nostro esperto. “Fanno bruciare di più e accelerano l’eliminazione delle sostanze residue.
Chi è soprappeso, infatti, ha in genere un metabolismo lento, per cui anche limitando a perdere i chili di troppo”. In sanscrito, l’antica lingua indiana, il metabolismo è chiamato agni, cioè il fuoco.
Agni ha sede nello stomaco e coincide con la capacità digestiva: se questa è buona il cibo si trasforma velocemente e nel corpo restano meno tossine.
Non solo le spezie, ma anche le bevande calde mantengono acceso agni. Per questo l’ayurveda suggerisce di accompagnare i pasti con bevande tiepide, perché quelle fredde rallentano la digestione e aumentano kapha favorendo il soprappeso.
La bevanda migliore? Il tè verde perché ha sapore astringente e un ottimo effetto antifame. Invece, vino e alcolici rallentano lo smaltimento dei grassi. Per far funzionare al meglio la dieta ayurvedica impara anche a sfruttare le energie vata, pitta e kapha che agiscono nell’universo con punte di massima diverse nell’arco della giornata. Basta conoscere i loro orari e comportarsi di conseguenza per ottenere il massimo anche in termini di linea.
A tavola con l’orologio Infatti per perdere peso non dimenticare che vata è attivo soprattutto tra le 2 e le 6 del mattino e tra le 14 e le 18. ti aiuta a dimagrire perché favorisce l’eliminazione delle tossine. Per stimolarlo alzati presto, poi bevi un bicchiere di acqua tiepida con una spruzzata di limone e un pizzico di zenzero. Kapha, che prevale tra le 6 e le 10 e tra le 18 e le 22, è invece l’energia della lentezza e dell’assimilazione.
Ecco perché, se vuoi perdere peso, devi mangiare il meno possibile in queste ore (la colazione deve essere leggera!) e soprattutto evitare continui spuntini. Infine pitta, che è la forza del fuoco, fa sentire la sua influenza tra le 10 e le 14 e tra le 22 e le 2. Sotto il suo controllo, il metabolismo è più attivo e la digestione migliore. Per questo l’ayurveda consiglia di fare il pasto principale verso mezzogiorno e di limitarsi, alla sera, a una cena leggera.
I gusti che ti aiutano a perdere peso:
L’AMARO DEPURA Per l’ayurveda l’amaro riduce l’appetito e la voglia di dolci, depura l’organismo e favorisce la digestione perché stimola i succhi gastrici e biliari. Prendere qualcosa di amaro al termine di un pasto e come “spezza fame” blocca il desiderio di continuare a mangiare. Un’idea? Concludi il pasto con un tè al gelsomino o una tisana digestiva.
Cibi: melanzane, cicoria, catalogna, invidia, scarola, pompelmi, rabarbaro, cetrioli, tutte le verdure a foglia scura.
IL PICCANTE ACCELLERA IL METABOLISMO Il sapore piccante è un toccasana per la linea. Perché riscalda e scioglie grassi e tossine. Inoltre attiva il metabolismo. Stai solo attenta a non esagerare, perché l’eccesso di questo sapore può provocare disturbi gastrointestinali. Un regola d’oro per dimagrire? Bevi ogni mattina un bicchiere d’acqua calda con un pizzico di zenzero.
Cibi: aglio, peperoncino, pepe, cipolle, rafano, ravanelli, prezzemolo, menta, zenzero.
L’ASTRINGENTE E’ UN ANTI-FAME Secondo l’ayurveda i cibi che hanno un sapore astringente asciugano i liquidi in eccesso e smorzano l’appetito perché decongestionano le mucose della bocca e dello stomaco. Sono astringenti gli alimenti ricchi di tannini, quelli che “legano” la lingua, e anche gli aromi: aggiunti ai piatti li rendono più astringenti.
Cibi: legumi, finocchi, carciofi, mele, pere, mirtilli, salvia, rosmarino, curcuma. -
Vuoi saperne di più? Leggi Il giusto peso con l’ayurveda di Elisabeth Veit (Red, 13,50 €). (fonte: ayurvedaitalia.it)