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Bardana (Arctium Lappa): è una pianta biennale molto diffusa che nasce spontaneamente nei terreni incolti, nei pressi dei boschi e vicino alle strade, ed è presente sia nelle zone di mare che in quelle di montagna, fino ai 1.700 metri di altitudine. Il suo aspetto colpisce per le grandi e larghe foglie e per i piccoli fiori racchiusi in boccioli ricoperti da sottili e piccole lamelle appuntite.
Della bardana si raccolgono praticamente tutte le parti, ma i primi mesi estivi (giugno e luglio) sono quelli più propizi per asportare le foglie i fiori e lo stelo floreale (appena prima della fioritura). Se asportati dalle piante più giovani, gli steli possono essere consumati anche crudi, in insalata, oppure privati della peluria e delle parti esterne più coriacee e poi lessati. Il sapore della bardana è molto gradevole e ricorda vagamente quello del carciofo.
Finocchio selvatico (Foeniculum sylvestre): è una delle piante erbacee mediterranee più diffuse e conosciute dello Stivale. Il suo utilizzo in cucina è estremamente vario e si presta al consumo a crudo, cotto, per accompagnare alcune pietanze o semplicemente per ‘profumare’ i cibi. Del finocchio selvatico – che in estate fiorisce assumendo la caratteristica forma ombrellifera – si raccolgono le cime e i germogli più teneri a partire da metà agosto fino a settembre inoltrato quando le infiorescenze si colorano di giallo. Proprio i fiori del finocchietto si usano sia freschi che essiccati per insaporire minestre, stufati, insalate, pietanze a base di pesce e primi piatti. Le foglie e le barbe si usano crude per profumare le insalate o per arricchire il pinzimonio. Portulaca (Portulaca): è un’erba grassa di incerta origine (forse asiatica o sudamericana) da sempre molto utilizzata in cucina come erba aromatica e misticanza per le insalate. Le sue foglie carnose di colore verde chiaro si raccolgono durante la stagione estiva quando la pianta è più ricca di sostanze nutritive e sali minerali. Oltre che dalla caratteristica forma arrotondata e oblunga, la portulaca è riconoscibile anche dalle belle fioriture che variano dal colore giallo vivo a tutte le gradazione del rosa e del fucsia. I suoi rametti, primati del sottile strato di peluria, possono essere conservati sottolio.Piantaggine (Plantago Laceolata): è una pianta officinale spontanea molto diffusa in Italia che cresce sopratutto lungo i sentieri, nei terreni incolti, o nei prati di montagna. Essendo una pianta perenne può essere raccolta e consumato tutto l’anno ma in estate le foglie raggiungono il massimo sviluppo da giugno ad agosto mentre le spighe (dalle quali si ricavano i semi) si recidono in agosto-settembre. Proprio le foglie sono ottime per arricchire insalate, profumare altri piatti in associazione con aromatiche spontanee simili o per preparare gustose frittate e minestroni.