La medicina ayurvedica considera il cardamomo un'ottima cura per problemi al sistema urinario, per la tosse e le emorroidi, mentre la medicina tradizionale cinese lo usa per il mal di stomaco e la dissenteria.
Un infuso a base di cardamomo è un vero toccasana contro il raffreddore e libera immediatamente le vie respiratorie combattendo al contempo la stanchezza che tipicamente accompagna gli stati influenzali. Il cardamomo è un rimedio naturale molto utilizzato in India per la cura dei denti e le infiammazioni gengivali, per tosse e raffreddore, per problemi di digestione e intestino irritabile. Sembra inoltre essere un efficace antidoto contro il veleno di serpenti e scorpioni.
Modalità d'uso Il Cardamomo è da considerarsi una spezia e come tale deve essere dosata. Nelle ricette siamo abituati al “q.b.” - quanto basta e si sposa molto con il gusto personale. In infuso: un cucchiaino di semi per una tazza d’acqua, da assumere mezz’ora dopo i pasti per sfruttarne l’azione stomachica.
In olio essenziale per fumigazioni: 3-5 gocce in acqua bollente Controindicazioni Il Cardamomo è un rimedio molto ben tollerato con pochissime controindicazioni.
L’unica avvertenza da segnalare è indirizzata a coloro che presentano calcolosi della colecisti: potrebbe sollecitarne la motilità con conseguenti dolori addominali o addirittura coliche. Sono state rilevate interazioni con farmaci antiaggreganti, come l’aspirina, quindi è bene non farne assunzione qualora si sia sottoposti ad una terapia farmacologica di questo genere. (cure-naturali.it)