Nel XVI secolo viene usato come diuretico. Nel secolo successivo è consigliato nell'ittero e nell'idropisia.

L. Tixier afferma che il carciofo è una delle più belle conquiste della fitoterapia.

In particolare egli lo utilizza negli artritici, nei quale induce una diminuzione di colesterolo e urea. J.Brel focalizza le 3 principali proprietà: coleretica, colagogo, diuretico.

I principali principi attivi sono: cinarina, cinaropicrina (amaro) e acido caffeico. La cinarina e l'acido caffeico aumentano la produzione di bile e di conseguenza la qualità di acidi biliari e colesterolo con essa eliminati. Inoltre essi riducono colesterolemia e trigliceridemia, riducendo la produzione endogena del colesterolo.

Il carciofo svolge un'azione coleretica, colecistocinetica, diuretica, drenante, ipocolesterolemizzante e antidiabetica.

Quando si usa:

  • Disturbi digestivi: lentezza digestiva, meteorismo, peso postprandiale (piccola insufficienza epatica).
  • Steatosi epatica.
  • Epatopatie.
  • Ipercolesterolemia, iperuricemia, diabete
  • Ritenzione idrica e cellulite
  • Drenaggio epato-renale e cure di primavera.

Come si usa:

  • Tintura Madre: 30 gocce, diluite in un pò di acqua, da una a tre volte a dì, un quarto d'ora prima dei pasti.

Da evitare nell'allattamento, in quanto induce una riduzione della secrezione lattea.

By Marzia Sommaini

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