Viviamo in un epoca dove tutto concorre a renderci estranei a noi stessi: i ritmi di vita e di lavoro sempre più stressanti, ma sopratutto l'eccessivo valore attribuito alla società a quello che siamo fuori rispetto a quello che abbiamo dentro. Una distanza resa ancora più drammatica dal rapporto con il nostro corpo: cerchiamo di plasmarlo a nostro piacimento con diete e ginnastiche e ne ignoriamo i ritmi e le esigenze. In questo abuso di noi stessi i più penalizzati sono i sentimenti: vengono tenuti ai margini, il più lontano possibile dalla nostra coscienza e dai nostri comportamenti. Tutto questo non può durare a lungo. Prima o poi tutti gli oppressi insorgono. Nella storia di ognuno di noi questa ribellione si chiama " sintomo". Sia fisico, sia psichico, il sintomo è un messaggio che parla di noi... a noi stessi. Dice che qualcosa non va, che stiamo sbagliando, che ci stiamo facendo del male. Come risposta noi cerchiamo di metterlo a tacere. Per soffocare i messaggi di allarme ci imbottiamo di medicine. Come se vedessimo un semaforo rosso e, invece di fermare l'automobile, spegnessimo il semaforo. Gran parte della medicina di oggi, funziona così: rivolgendo la sua attenzione esclusivamente al sintomo. Molte recenti scoperte scientifiche hanno invece dimostrato che, in un modo o nell'altro, la malattia è l'espressione di un disaggio profondo che coinvolge tutta la persona., a livello sia psichico che fisico. E allora quella da curare è la persona, non la malattia. Ed è questo, infatti, lo scopo della Floriterapia. Giovanissimo Edward Bach aveva intuito che ogni uomo è un piccolo mondo a sè e, di conseguenza, non può essere curato con metodi standardizzati. Aveva teorizzato che del malato va guarita innanzi tutto la psiche, perchè tutte le patologie hanno origine da uno stato d'animo negativo, che mina l'equilibrio del corpo, stravolgendone l'armonia. Per "guarire", afferma Bach in molti suoi scritti, "è necessario mutare radicalmente la propria prospettiva mentale: cambiare umore, atteggiamento, opinioni. Solo così si da veramente ascolto al messaggio cigrato che arriva a noi attraverso il sintoo, e si ubidisce alla nostra parte più profonda, che reclama attenzioni o cure". Ma se l'obbiettivo è dunque l'armonia, non ci si può curare aggredendo il nostro corpo con i farmaci. Occorre invece una terapia non violenta, che usi il potere irresistibile della dolcezza. Bach ha scoperto che ci sono dei fiori amici con vibrazioni particolari e uno speciale potere terapeutico. E ha inventato questa cura, gentile ma efficace, basata sulle forze della natura e non sulle sostanze chimiche. Attualmente i rimedi di Bach figurano tra i metodi di cura che nel 1983 l'organizzazione mondiale della sanità ha riconosciuto e raccomandato. Bach stesso ha affermato che la sua terapia non è in grado di offrire risposte a tutti i problemi, può essere d'aiuto per risolvere molti disagi del corpo, ma sopratutto della psiche. By Marzia Sommaini