CONSERVIAMO LE ORTENSIE PER L'INVERNO Approfittate delle abbondanti fioriture estive delle ortensie e mettiamone da parte un po per il prossimo inverno. Per averle a disposizione in autunno, ancora belle e colorate, raccogliamole quando sono in piena fioritura e facciamole seccare con qualche piccolo accorgimento.

1- quando i fiori sono ben colorati, tagliamo i rami ad una altezza di circa 30 cm con delle forbici affilate.

2 - Eliminiamo tutte le foglie sotto il fiore e mettiamo 2 o 4 di questi rami in un vaso largo in un ambiente fresco e poco illuminato.

3 - Aggiungiamo due dita d'acqua facendo attenzione che l'estremità di tutti i rami la tocchino. Da prima i gambi assorbiranno l'acqua, poi, quella rimanente sul fondo, evaporando, eviterà che i fiori avvizziscano.

4 - Dopo 7 - 10 giorni da quando l'acqua del vaso è completamente asciugata prendiamo le ortensie secche e spruzziamole bene, una alla volta, con una lacca per capelli a fissaggio forte.

COSTRUIAMO UNA MINI SERRA A settembre il tempo è ancora mite e il tempo da dedicare al nostro terrazzo può essere in parte indirizzato alla realizzazione di una zona protetta in cui riparare le piante durante l'inverno. Possiamo cercare una mini serra presso i vivaisti, oppure costruircene una da noi utilizzando del legno e un telo di plastica trasparente. L'ideale è costruirla a ridosso di una o due pareti in modo che riceva da queste un pò di calore dell'appartamento. Preoccupiamoci solo di fissarla bene in modo che il vento non possa trasformarla in una vela.

SEMI E BULBI Seminiamo calendula, violacciocca, pisello odoroso. Verso la fine del mese cominciamo anche a piantre nei vasi le bulbose a fioritura primaverile come allium, anemone, crocus, fritillaria, giacinto, tulipano. Ci conviene mettere in una posizione nascosta, ma comunque all'aperto, i vasi in cui abbiamo piantato i bulbi, perchè rimarranno spogli fino all'inizio della primavera. Trapiantiamo in vasi più grandi o nelle vasche di cemento anche alberelli e cespugli acquistati i vaso, avendo cura di no rompere il pane di terra che circonda le radici.

CONTROLLIAMO LE ANNAFFIATURE In settembre con il ritorno a temperature più fresche, la maggior parte delle piante del giardino riprende la crescita attiva. L'operazione più importante è ancora l'annaffiatura, anche se può essere un pò meno frequente rispetto al mese precedente.

MOLTIPLICHIAMO LA PIRACANTA Questo arbusto spinoso sempre verde ha il pregio di produrre in autunno una gran quantità di bacche gialle, arancioni o rosse. Si moltiplica facilmente per talea in queste settimane prelevando porzioni di ramo lunghe circa 15 cm. e mettendole a radicare in un miscela di terra e sabbia. Le talee vanno conservate in serra o ambiente protetto e luminoso per tutto l'inverno. Vanno trapiantate in primavera e messe a dimora in autunno.

PREPARIAMO I FIORI DI PRIMAVERA Settembre è il mese adatto per piantare i bulbi, sia quelli a fioritura precoce, sia quelli che dovranno fiorire a primavera. Parliamo di crochi, narcisi, tulipani, bucaneve, scilla. Il periodo ideale è con l'una crescente, in una giornata non troppo calda. La profondità deve essere circa il doppio della lunghezza del bulbo, mentre la distanza, salvo altre indicazioni, va calcolata in ragione di 3-4 volte il diametro del bulbo.

SEMINIAMO IL PREZZEMOLO Con un bastoncino, tracciamo delle file distanti 20 cm sul terreno, rovesciamo la bustina di semi sul palmo della mano. Per un buon risultato non usiamo semi più vecchi di un anno. Prepariamo i semi tra due dita e lasciamoli cadere nei piccoli solchi che abbiamo preparato con il bastoncino. Richiudiamo i solchi con le mani e copriamo leggermente la terra. Proteggiamo l'aiuola seminata con un telo di tessuto non tessuto che toglieremo quando e piante cominceranno a spuntare.

VANGHIAMO IL TERRENO Man Mano che le piante giungono alla fine del loro ciclo vegetativo, le aiuole dell'orto vanno vangate e ripulite. Per questo estirpiamo le vecchie piante e zappiamo in profondità inglobando anche del concime. Se non si desidera seminare subito , è bene lasciare il terreno in zolle fino a primavera. Diversamente andrà sminuzzato e livellato in modo da accogliere i nuovi impianti.

CURE GIUSTE PER L'OLEANDRO Su questo bel cespuglio spesso si osserva una malattia batterica detta "rogna" dovuta a ferito o tagli con cesoie non disinfettate. I sintomi sono delle deformazioni dei rami con comparsa di ruvidi rigonfiamenti marroni. Eliminiamo le parti colpite e spruzziamo poi tutta la pianta con un qualsiasi fungicida a base di rame.

OCCUPIAMOCI DELLE PIANTE GRASSE Le piante grasse vanno conservate in un ambiente luminoso, non troppo riscaldato: l'ideale è avere una temperatura non superiore ai 18°C. Riduciamo al minimo le annaffiature per evitare marciumi e arricchiamo il terreno con un fertilizzante appropriato. BY Marzia Sommaini